(Knoxville, Tennessee 1963)
Cinefilo dalla cultura incredibilmente ampia in campo filmico, è
uno dei talenti registi più sorprendenti dell'ultimo cinema
americano, nato in Tennessee, ma trasferitosi ben presto in
California, dove si mantiene lavorando in una videoteca, mentre
scrive soggetti e sceneggiature. Nel 1992 esordisce con Le
iene (Reservoir Dogs), noir
claustrofobico e attoriale, variazione sul tema della rapina con
innegabili rimandi a Rapina a mano armata (The
Killing, Stanley Kubrick, 1955), film di forte e
incisiva drammaticità, teso nella definizione dei caratteri e delle
situazioni, in cui la violenza si coniuga con una rappresentazione
sfaccettata e narrativamente composita della realtà umana e
sociale. La consacrazione internazionale di Tarantino e la
definitiva rielaborazione personale del cinema di genere avvengono
nel 1994,
con Pulp
Fiction, intriso di citazioni e omaggi alla letteratura
popolare, ai fumetti, al cinema di serie B, alla nouvelle
vague, in cui violenza e stile narrativo sincopato si
mostrano in una dimensione autoironica e dissacratoria, con
risultati espressivi di grande suggestione ritmico-figurativa e di
sottile fascino estetico. Pulp Fiction vince l'Oscar per la
miglior sceneggiatura e la Palma d'oro al Festival di Cannes, oltre
a rendere Tarantino un regista di culto.
Nel 1995 dirige L'uomo di
Hollywood, uno dei quattro episodi di Four
Rooms (1995), mentre l'anno seguente interpreta Dal
tramonto all'alba (From Dusk Till Dawn, 1996), diretto da Robert
Rodriguez, di cui firma anche la sceneggiatura.
Torna alla regia nel 1997 con Jackie
Brown, una storia di malavita ambientata a Los Angeles che
rivela una maestria registica non priva di compiacimenti formali,
rintracciabile anche nei successivi Kill Bill - Volume
1 (Kill Bill: Vol. 1, 2003) e Kill Bill -
Volume 2 (Kill Bill: Vol. 2, 2004).
Tarantino partecipa poi a Sin
City (2005)
di Frank Miller e Rodriguez e dirige Grindhouse - A prova di
morte (Death proof, 2007), strano esperimento in cui, oltre a
rifiutare le tradizionali convenzioni narrative, il regista
utilizza numerosissimi effetti visivi e tecnici, dimostrando ancora
una volta la sua cinefilia quasi maniacale. Al momento, l'ultima
prova di Tarantino è l'acclamato Bastardi senza gloria
(Inglourious Basterds, 2009), che, partendo dalla base storica della
persecuzione degli ebrei a opera dei nazisti durantela Seconda
guerra mondiale, ribalta la realtà, attirando le ire di una parte
di pubblico e critica. Occorre ricordare, a questo proposito, che
il film va inteso non come una volontà di riscrivere la Storia, ma
di prendere spunto da eventi del passato per costruire qualcosa di
nuovo e personale, proposto attraverso la solita ottica dissacrante
di Tarantino, che ricorre largamente, come gli è consueto, a
qualsiasi forma di violenza, seppur iperbolica, egli ritenga più o
meno necessaria.
Pulp
Fiction (1994)