(Parigi, 1967)
Nato a Parigi, figlio del regista
ungherese Peter Kassovitz, ha il suo debutto cinematografico come
attore a dodici anni, nel film diretto dal padre, Au Bout du
Bout du Banc (1979).
Esordisce nella regia a poco più di
vent'anni con due cortometraggi grotteschi e spiritosi,
Fierrot le pou (1990) e Cauchemar blanc (1991), che
ricevono riconoscimenti in vari festival europei.
Nel 1993 gira il suo primo lungometraggio,
Metisse, scegliendo la commedia brillante e uno stile visivo disinvolto
e movimentato per raccontare una storia d'integrazione
razziale. Lo stesso tema, ma ambientato nella dura realtà
delle periferie, è alla base del film che gli darà fama
internazionale, L'odio ( La Haine, 1995): un bianco e nero
crudo e spietato che si afferma come modello della nuova
cinematografia degli anni '90.
Nel 1999, a Los Angeles, crea la casa di produzione
1B2K con Luc Besson e Jan Kounen. La cifra virtuosistica ma
personale, sottolineata dalla scelta del pianosequenza, del
bianco e nero e di una musica extradiegetica
contemporanea, si perde via via nelle opere successive
Assassin(s) (id., 1997) e I fiumi di
porpora (Les Rivières pourpres, 2000).
Mathieu Kassovitz ha recitato come
attore per Luc Besson, Jean-Pierre Jeunet e Steven
Spielberg.
L'odio ( La Haine, 1995)