(Baldwin, 1944)
Viene assunto come sceneggiatore
nella casa di produzione indipendente di Roger Corman New World,
caratterizzata per la trattazione di temi quali il sesso e la
violenza.
Così nel 1974 dirige Femmine
in gabbia (Caged Heat), ma è con Una volta
ho incontrato un miliardario (Melvin and Howard,
1980) che entra nella
regolare produzione hollywoodiana, senza che la sua
personalità ne risulti schiacciata.
Il suo cinema si caratterizza per
un piacevole tocco narrativo e per l'estrema duttilità con cui
si misura con i generi e le atmosfere più diverse.
Il successo internazionale arriva a
Cannes nel 1986 con la
commedia thriller Qualcosa
di travolgente (Something Wild), una vita
tranquilla in cui può accadere che il futuro diventi un'incognita,
seguito dalla commedia
noir Una vedova allegra... ma non
troppo (Married to the Mob, 1988).
Nel 1991 vince l'Oscar per la regia del thriller psicologico
Il silenzio degli
innocenti (Silence of the Lambs),
incentrato sulla figura del serial killer Hannibal Lecter.
L'attenzione del grande pubblico si
conferma con Philadelphia (1993), il primo film
hollywoodiano ad affrontare il tema dell'AIDS.
E' inoltre autore di numerosi
documentari impegnati (come The agronomist, 2003), politici e
sociali oltre che musicali.
Il
silenzio degli innocenti (Silence of the
Lambs, 1991)