(1954 e 1957)
Nel panorama del cinema americano
contemporaneo, i fratelli Joel (regista) e Ethan (sceneggiatore) si
distinguono tra i giovani autori con una serie di opere
interessanti e ricche di proposte stimolanti, attente alla crisi di
valori, alla fatica di vivere, alla realtà umana e sociale.
Questi temi vengono indagati
utilizzando i generi più vari,
dalla commedia di
costume e dallo spaccato di vita familiare fino al noir-poliziesco e alla satira
sociale; le opere dei fratelli Coen si muovono nella direzione di
uno svecchiamento dei canoni tradizionali della rappresentazione
cinematografica verso un originale rinnovamento linguistico e
formale. I loro film ottengono un grande successo presso i giovani,
a cominciare da Blood simple (1984), un coinvolgente thriller fuori dagli
schemi; per continuare con Mister Hula Hoop (The
Hudsecker Proxy, 1993), una satira sulla società dai tratti
farseschi; fino a Fargo (1995), che con sottile ironia narra la vicenda di
un poveraccio che fa rapire la moglie sperando nel riscatto e
finisce in una serie di imprevisti.
Nel 1998 arriva il capolavoro: Il grande
Lebowski (The Big Lebowski) è una cinica e
grottesca commedia degli equivoci, un grande risultato di stile per
i fratelli Coen, che secondo una prassi ormai consolidata ne curano
rispettivamente regìa e sceneggiatura; seguono altri successi, da
Fratello, dove sei? (O brothers, Where Are Thou,
2000), opera in bilico
tra dramma e
commedia nell'America degli Anni Trenta, a L'uomo che non
c'era (The Man Who Wasn't There, 2001) e Non è un
paese per vecchi (No Country for Old Men, 2007), tratto
dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy.
Il grande
Lebowski (The Big Lebowski, 1998)