(Roanne, 1955)
Francese, si forma come
pubblicitario e fin dai suoi primi cortometraggi rivela una grande
inventiva visiva e una vivace fantasia nel racconto. Lo dimostrano
i suoi primi film, girati con il fumettista Marc Caro,
Delicatessen (id., 1990), vincitore di 4
premi César.
Il sodalizio tra Jeunet e Caro si
chiude l'anno successivo, ma lo stile particolare del regista non
lascia insensibili i produttori hollywoodiani che gli commissionano
la quarta parte della saga di Alien, Alien - La
clonazione (Alien Resurrection, 1997), in cui riprende
alcuni temi personali (come il cannibalismo), infondendo
originalità allo stereotipo hollywoodiano.
Ritornato in Francia, Jeunet
realizza un film effervescente, spensierato e pieno di amore e
speranza (che si situa proprio sul versante opposto rispetto
all'inventiva che aveva caratterizzato Alien), Il favoloso mondo di
Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie
Poulain, 2001),
una commedia di
notevole successo internazionale.
Il suo ultimo lavoro
(L'esplosivo piano di Bazil, Micmacs à
tire-larigot, 2009) è invece un ritorno alla commedia satirica
che aveva caratterizzato l'esordio di Delicatessen.
Il
favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin
d'Amélie Poulain, 2001)