(1907 - 1982)
Jacques Tati, nome d'arte di
Jacques Tatisheff, intraprende la carriera di attore all'inizio
degli anni '30, dapprima come mimo e poi interpretando diversi
ruoli di cabaret.
Dopo aver fondato la casa di
produzione Cady Films, nel 1947 dirige il suo primo
lungometraggio, Giorno di festa.
Maestro della comicità visiva
(favorita da un sapiente utilizzo del suono e da un'attenta
caratterizzazione fisica dei personaggi), nei suoi film Tati usa
poco il dialogo tra attori, riuscendo comunque a mettere in risalto
le contraddizioni della piccola borghesia francese dell'epoca.
Con Le vacanze di Monsieur
Hulot (1952)
e Mio zio (1958) Tati porta sul grande schermo il francese
medio, criticandone le abitudini quotidiane imposte da una società
sempre più lontana da quella cara al regista, ancora legato ai
valori della Francia d'inizio secolo.
Proprio per irridere questa nuova
modernità urbana meccanicizzata nata nel secondo dopoguerra, Tati
gira Playtime (1967), progetto faraonico che il regista francese
auto-produce, rimanendo invischiato in pesanti difficoltà
finanziare. Indebolito da problemi di salute sempre più gravi, Tati
gira il suo ultimo film, Il circo di Tati, nel 1973.
Giorno di
festa (Jour de fête, 1949)