Chen Kaige

(1953)

Nel panorama del cinema cinese più recente, dopo la lunga parentesi della Rivoluzione culturale, un contributo interessante viene da un gruppo di giovani registi, diplomatisi all'Accademia di Cinematografia di Pechino all'inizio degli Anni Ottanta e appartenenti alla cosiddetta "quinta generazione ".

Chen Kaigen fa parte di questa nuova leva, che descrive la società cinese post-rivoluzione in modo originale, in parte attingendo alla tradizione cinematografica e teatrale autoctona, in parte ai modelli occidentali, guardando senza ipocrisia alle trasformazioni sociali e culturali della storia recente della Cina.

Il suo film d'esordio, Terra gialla (Haang tudi, 1984), è l'intensa storia di un soldato dell'Armata rossa che viene inviato in una zona sperduta con il compito di raccogliere le canzoni della tradizione popolare; la stessa intensità narrativa si ritrova in La grande parata militare (Dayuebing, 1986), film antimilitarista bloccato dalla censura del governo cinese. Nella produzione successiva, lo stile di Chen Kaige appare man mano più libero da eccessi manieristi e da una certa opulenza formale per arricchirsi di una più articolata e efficace rappresentazione degli ambienti e dei personaggi. Con il melodramma Addio mia concubina (Bawang biejie, 1993) il giovane regista cinese vince la Palma d'oro a Cannes ex aequo con Lezioni di piano e accresce la sua notorietà presso il pubblico occidentale.

 

Addio mia concubina (Bawang biejie 1993)

umbraco.MacroEngines.DynamicXml


 

umbraco.MacroEngines.DynamicXml