(1922)
Regista francese dal forte impegno
politico, Resnais dedica la prima parte della sua carriera alla
produzione ed alla regia di numerosi documentari sull'arte. Van
Gogh (1948)
e Guernica (1950) sono tra i lavori più riusciti e precedono
di pochi anni Notti e nebbia (1955), indagine in cui il
regista cambia soggetto e denuncia gli orrori dell'Olocausto.
Il suo primo film, Hiroshima Mon
Amour (1959) è un grande successo: l'amore tra un
giapponese ed una francese (con l'opposizione alla guerra e la
denuncia dell'imperialismo americano in sottofondo) fa rumore in
patria ed all'estero. In Muriel, il tempo di un
ritorno (1963) e La guerra è finita (1966) i conflitti bellici
ed i loro orrori sono ancora protagonisti mentre a partire dagli
anni '70, con Stavisky, il grande truffatore (1974), e Mio zio
d'America (1980), Resnais intraprende un percorso differente,
in cui la ricerca del significato della vita ed i collegamenti tra
l'esistenza umana e l'arte diventano un tema ricorrente.
Con La vita è un
romanzo (1982), il regista mescola generi differenti
(commedia, storico,
musical, persino fantascienza) in un esercizio
stilistico che precede i suoi ultimi film di cui Smoking/No
Smoking (1993) e Piccole paure condivise (2006) sono i più
significativi.
Hiroshima Mon
Amour (1959)