(1952)
Cresciuto nel quartiere newyorkese
del Bronx, Abel Ferrara si afferma per una serie di opere di grande
drammaticità, che portano sulla scena i luoghi degradati della sua
infanzia con risultati sempre sorprendenti.
Gli elementi portanti della sua
poetica sono infatti l'aggressività e la violenza urbana nelle sue
molteplici manifestazioni, che Ferrara utilizza in modo
provocatorio offrendo allo spettatore una rappresentazione estrema
e cruda della realtà, cadendo talvolta in un certo
autocompiacimento.
Dopo aver esordito con un horror, The Driller
Killer (1979), a cui segue tra il 1984 e il 1986 una breve parentesi
televisiva, Ferrara torna al cinema come autore e riprende la
collaborazione con l'amico e sceneggiatore Nicholas St.John,
inaugurando con successo quella che verrà definita la "Trilogia
del peccato": Il cattivo
tenente (Bad Lieutenant, 1992), storia di un
poliziotto corrotto e pervertito; Occhi di
serpente (1993), un film sul cinema ambiguo e inquietante;
infine, a chiudere la serie su colpa e innocenza, The
Addiction (1994), paura e mistero nella New York di oggi.
Da queste opere emerge lo stile
eclettico di Ferrara, che in parte riprende certi modelli del
genere horror, in
parte li reinterpreta secondo una personale visione della vita,
costantemente attraversata da violenza e anarchia, eccessi e
disincanto.
Il cattivo
tenente (Bad Lieutenant, 1992)