Musical

 

Spettacolo che, preservando la componente mostrativa della cinematografia delle attrazioni, sospende la linearità narrativa per mettere in scena coreografie ed esibizioni canore; una quotidianità trasfigurata dalla fantasia di una rappresentazione fantastica o dal romanticismo di una commedia brillante, votata all'evasione e celebrata spesso nel lieto fine.

La grande stagione del musical si ebbe negli Anni Trenta, quelli della Depressione (e del New Deal), del malessere sociale e di un conseguente desiderio d'evasione intercettato dal genere. A livello stilistico si esplorano tutte le possibilità tecniche del mezzo per mostrare lo sfarzo di messa in scena e costumi, oltre che, attraverso le coreografie che hanno per protagonisti Fred Astaire e Ginger Rogers, restituire visivamente il carattere dinamico e matematico della danza. Il passo a due, sulle note di Cheek to Cheek, in Cappello a cilindro (Top Hat, Mark Sandrich, 1935) ne è un esempio; lo spirito moderno e insieme romantico di balletti che paiono nascere spontaneamente da una situazione o essere espressione diretta di uno stato d'animo. Il musical, tuttavia, è anche spettacolo come il teatro e insieme specchio del mondo. Così il cabaret, universo di disincanto e trasgressione, nell'omonimo musical di Bob Fosse (Cabaret, 1971); la beffarda maschera di Joel Grey invita lo spettatore entrare in questo luogo di piacere che lascia però continuamente affiorare (attraverso le canzoni, si pensi a Money money) la Berlino nazista degli anni '30.

 

Cappello a cilindro (Top Hat, Mark Sandrich, 1935)

top hat