Intreccio narrativo e messa in
scena sono finalizzati alla rappresentazione di un conflitto da cui
scaturiscono intensità emotiva e tensione catartica. Pellicole che
riflettono i problemi più vivi della società contemporanea,
attraverso le vicissitudini di personaggi comuni, ma emblematici,
eroi loro malgrado, e sostenuti da sentimenti profondi.
Nel film drammatico, come espresso
in L'angelo azzurro (Der Blaue
Engel, Joseph von Sternberg, 1930), affiora l'elemento
tragico, cioè l'insanabile lotta di ogni essere tra dovere e
volontà e tra ragione e follia. Epitaffio dell'espressionismo tedesco,
racconto, alla vigilia del nazismo, dell'inesorabile rovina e
abiezione del professor Rath, vittima della diabolica e fatale
cantante Lola (da cui il mito di Marlene Dietrich); fino
all'immagine conclusiva di lui travestito da pagliaccio, quale
emblema di decadimento fisico e morale.
Una pellicola indicativa invece di
alcune tendenze del cinema contemporaneo è L'odio di Mathieu Kassovitz (La
Haine, 1995),
dramma quotidiano di una vita ai margini della società; in un unico
pianosequenza si preannuncia
la tragedia con il semplice passaggio di un revolver.
L'angelo
azzurro (Der Blaue Engel, Joseph von
Sternberg, 1930)

L'odio (M. Kassovitz, La
Haine, Francia 1995)