Genere estremamente eterogeneo per
l'ampio spettro di azioni e conflitti che mette in scena. Il
modello narrativo è però il classico viaggio dell'eroe: un
equilibrio iniziale, il mondo originario che il protagonista sarà
costretto ad abbandonare per conquistare il proprio oggetto di
valore. Nel corso di un viaggio, dalla forte valenza
metaforica, l'eroe incontrerà aiutanti e antagonisti, vivrà
avventure e, quali immagini di iniziazione, una serie di soglie
attraverso le quali giungere alla meta.
Classico film d'avventura
cappa-e-spada, La leggenda di Robin Hood (The
Adventures of Robin Hood, Michael Curtiz, 1938) vede uno spavaldo e
atletico Errol Flynn interpretare il ruolo del mitico arciere
divenuto fuorilegge per derubare i ricchi e sfamare i poveri. Le
ricorrenze stilistiche e visive ne fanno un capolavoro del genere
dal ritmo e azione ininterrotti e con l'immancabile storia d'amore.
Il coreografico duello finale tra Robin e il perfido Sir Guy di
Gisborne sancirà definitivamente il trionfo del bene e la
restaurazione dell'ordine perduto.
All'interno della cinematografia
cinese e hongkonghese il sotto-genere cappa-e-spada
si definisce wuxiapian. Letteralmente film marziali di
cavalieri erranti, racconti incentrati sulle gesta di mitici
personaggi, abili spadaccini, incarnazione di virtù e coraggio. Wong Kar-wai in
Ashes of Time (Dung che sai duk, 1994) contamina un genere
spesso stereotipato con una poetica complessa, realizzando un'opera
raffinata, a tratti oscura, di riflessione sull'amore, sul tempo e
le sue ceneri.
La sequenza d'apertura mostra due
cavalieri fronteggiarsi in un duello che rispetta visivamente i
topoi del genere: combattimenti spettacolari, magici poteri in
grado di alzare muri d'acqua o sgretolare montagne. Tuttavia, le
immagini dello scontro sono di natura mentale, forse onirica o, più
probabilmente, un flashback del protagonista; si allude
immediatamente ad un secondo ordine di discorso, psicologico
ed introspettivo.
Ashes of
Time (Dung che sai duk,Wong Kar-wai, 1994)
