Scarface

(B. De Palma, 1983)

Tony Montana, cubano, arriva profugo in Florida e, dopo una breve esperienza come lavapiatti in un locale, inizia una rapida carriera nella malavita locale.  Entrato nel giro del narcotraffico, dimostra presto buone doti da gangster, diventando l'uomo di fiducia di Frank Lopez, potente boss di Miami. Compie con successo diverse missioni, ma la passione per Elvira Hancock, donna di Lopez, la droga e i soldi compromettono sempre più i suoi rapporti con Lopez, che decide di farlo uccidere.

L'agguato fallisce e Tony, saputo chi era il mandante, fa a sua volta uccidere Lopez, diventando sempre più ricco e potente: in compenso è ormai cocainomane, e potere e dipendenza esasperano dei tratti morbosi della sua personalità, come l'attaccamento verso la sorella Gina. La sorte di Tony cambia nel momento in cui si rifiuta di uccidere un giornalista scomodo e tutta la sua famiglia: il mandante, Loza, manda una squadra di sicari a uccidere Tony e la sua storia si conclude in tragedia.

Con Al Pacino come interprete principale e Michelle Pfeiffer esordiente, Scarface è un grandioso dramma, in cui la regìa di De Palma spinge all'estremo la figura del protagonista e la sua sete di potere che si trasforma in autodistruzione. Nello stesso tempo Tony è l'antieroe, che nella devianza si è emancipato dall'emarginazione del ghetto e segue un proprio codice d'onore. La sceneggiatura di Oliver Stone è cruda, lo stile De Palma inconfondibile nei movimenti di macchina, nei lunghi piano-sequenza, nell'uso del colore.

 

umbraco.MacroEngines.DynamicXml

 

 

umbraco.MacroEngines.DynamicXml