Arca russa

(A.Sokurov, 2002)

Un anonimo personaggio dei nostri giorni si ritrova, invisibile, dentro il palazzo dell'Ermitage di San Pietroburgo; accanto a lui, e unico a poterlo vedere oltre che sentire, il marchese Astolphe de Custine, un diplomatico francese dell'Ottocento. Visitando la storica residenza degli zar di Russia, i due personaggi compiono un viaggio attraverso la storia, incontrando Pietro il Grande, Caterina II e gli ultimi rappresentanti della dinastia dei Romanov, fino al pubblico contemporaneo in visita al museo ai giorni nostri. Il viaggio nel palazzo e nella storia russa si conclude con un imponente ballo e il ritorno del nostro visitatore invisibile nell'attualità.

L'affresco storico che ci viene presentato in Arca russa è un ambizioso viaggio fantascientifico alla scoperta della cultura russa nel momento in cui si avvia verso il declino, e in qualche tratto può apparire nostalgico e reazionario. Dal punto di vista tecnico e formale l'opera di Sokurov è indubbiamente grandiosa: innanzitutto per la particolarità della ripresa, che, per rendere al meglio il passaggio della dimensione spazio-tempo, è svolta per più di 90' senza stacchi, quindi senza montaggio, in un unico piano-sequenza. Per l'uso di una videocamera portatile digitale Sony 24P-HD e di uno speciale hard disk in grado di contenere 100 minuti di filmato non compresso. Per l'entità delle risorse coinvolte, più di 3000 comparse, 867 attori, 22 assistenti alla regìa.

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