La nouvelle vague

 

Se la Francia del dopoguerra, a parte l'opera di artisti di maggior respiro come Robert Bresson e Jacques Tati, non propose un cinema innovativo ma piuttosto un cinema di qualità, a partire dal 1959 la nouvelle vague  francese e la politiques des auteurs  determina una vera e propria rivoluzione nel modo di fare cinema.

La nuova corrente s'impose all'attenzione del pubblico nel 1959, anno in cui al Festival di Cannes Marcel Camus ricevette il gran premio, François Truffaut con I quattrocento colpi  vinse il premio per la regia e Alain Resnais suscitò polemiche con il suo Hiroshima mon amour, determinando i temi e le forme di gran parte della produzione dei dieci anni successivi.

Rompendo con la struttura e le forme rigide tipiche dell'industria cinematografica di stampo hollywoodiano, lanouvelle vagueporta con sé un modo nuovo di usare il cinema come strumento di rivelazione del reale, in termini più diretti e personali. Il regista diventa uno "scrittore del cinema", il vero autore del film che, a sua volta, è espressione della personalità dell'artista e della sua particolare visione del mondo, attraverso la quale i fatti e i problemi di attualità vengono filtrati. Il film diventa confessione, l'autore è direttamente coinvolto nella realtà rappresentata, parla in prima persona e attinge dall'esperienza personale quotidiana e dai propri ricordi il materiale narrativo.

Il rifiuto del linguaggio cinematografico codificato consente agli autori di esprimersi con assoluta libertà ricercando un linguaggio espressivo personale. I film vengono girati alla luce naturale del giorno, per strada o negli appartamenti degli stessi registi, con attori poco noti, se non addirittura amici del regista, e le riprese vengono effettuate con una camera a mano, accompagnata da una troupe tecnica essenziale costituita per lo più da conoscenti.

Il discorso sul "cinema d'autore" si sviluppò sulle pagine de "Les Cahiers du cinéma", vero e proprio manifesto del movimento, rivista animata principalmente da André Bazin e attorno alla quale si raccolse il primo nucleo di registi della nouvelle vague  tra i quali Jean-Luc Godard, François Truffaut, Claude Chabrol, Jacques Rivette e Eric Rohmer. 

 

I quattrocento colpi (F. Truffaut Les quatre-cent coups, Francia  1959)

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Hiroshima mon amour  (A. Resnais - 1959)

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