(Y. Ozu, 1953)
Una coppia di anziani genitori
lascia la tranquilla cittadina di Onomichi per andare a trovare i
figli che vivono a Tokyo. Convinti di riunire la famiglia, al loro
arrivo vengono accolti con indifferenza e fastidio. Due dei loro
tre figli sono infatti impegnati con il lavoro ed assuefatti al
ritmo frenetico della città. Solo la vedova del terzo figlio, morto
in guerra, accoglie con gioia i due anziani. Decisi ad allontanarli
da Tokyo, i figli regalano ai genitori una vacanza in
una località turistica. Dopo essere tornati a casa, uno dei due
anziani genitori muore ma, nonostante ciò, i figli faranno di tutto
per lasciare al più presto Onomichi e tornare a Tokyo.
Con Viaggio a
Tokyo, Ozu affronta il conflitto tra generazioni
e delinea un ritratto cupo e disincantato della famiglia
giapponese. Grazie al sapiente montaggio di Yoshiyasu Hamamura, viene
associata a Tokyo ed alla vita urbana un'influenza negativa che si
contrappone alla tranquillità della vita di provincia, depositaria
degli antichi (e sani) valori del Paese.