La prima proiezione pubblica dei fratelli
Lumière nel 1895
segna la nascita del cinema. Il cinematografo da
essi brevettato era uno strumento estremamente semplice, alla
portata di tutti, che permetteva di riprodurre la realtà con
estrema precisione, potendo seguire ininterrottamente azioni e
movimenti complessi e articolati. I primi soggetti consistevano in
scene di attualità (Arrivée
d'un train à La Ciotat, 1986), scenette familiari e microspettacoli
comici. Il realismo della rappresentazione colpiva il pubblico
meravigliato. La naturalezza e la verità degli oggetti e dei
personaggi semoventi costituivano il fascino e la novità dello
spettacolo.
La realtà urbana, argomento
prediletto nei primi film, cedette progressivamente il posto alla
rappresentazione di luoghi poco noti ed esotici. Ben presto,
accanto ai film di viaggi si sviluppò anche la cronaca
cinematografica, il giornale illustrato da immagini semoventi che
riprendeva fatti salienti della cronaca mondana e politica.
Al gusto documentaristico -
enciclopedico dei Fratelli Lumière si affiancarono i film
favolistici e fantasmagorici di Georges Méliès, che comprese
immediatamente le possibilità tecnico-espressive del cinematografo
e le utilizzò per ampliare gli effetti d'illusione che già da tempo
andava realizzando sul palco del Teatro Robert-Houdin. Il suo
interesse per lo spettacolo in senso stretto lo portò a produrre
film a trucchi, ispirati ai giochi d'illusionismo e
prestidigitazione tipici dei suoi spettacoli teatrali, e in seguito
film di maggior lunghezza, suddivisi in scene ed episodi, costruiti
secondo le regole del dramma tradizionale (Le voyage dans la
lune, 1902). Le
scenografie, i costumi e l'invenzione formale sono i grandi
protagonisti di una narrazione ininterrotta di avventure esemplari,
fantastiche e favolistiche.
Accanto ai film dei Lumière e di
Méliès, a fine Ottocento e nei primi anni del Novecento furono
prodotti centinaia di film. In Francia (con Charles Pathé e
Ferdinand Zecca), in particolare, ma anche negli Stati Uniti, in
Gran Bretagna (con la cosiddetta scuola di Brighton) e via
via negli altri paesi europei, si sviluppò una vera e propria
industria del cinema, di produzione e di distribuzione. Nelle
principali città, sale cinematografiche si affiancarono a quelle
teatrali, portando il cinema al livello del teatro, trasformandolo
progressivamente in spettacolo borghese, piccolo-borghese e,
infine, di massa.
L'arrivo
di un treno alla stazione di La Ciotat (L. Lumière, L'arrivée
d'un train en gare à La Ciotat, 1896)